Chi soffre di fibrosi polmonare deve seguire uno stile di vita il più possibile sano, che permetta di mantenere l’organismo nelle migliori condizioni cliniche generali, nonostante la malattia. Se si è fumatori, è cruciale abbandonare sigarette e sigari per non aggiungere un danno tossico evitabile al tessuto polmonare già compromesso e non ridurre ulteriormente l’ossigenazione del sangue. Altrettanto importante è seguire programmi di riabilitazione polmonare, che permettono di massimizzare la capacità respiratoria residua, e seguire un’alimentazione sana e bilanciata, al fine di mantenere il peso corporeo in un intervallo ottimale.
Gli eccessi ponderali impongono, infatti, un inutile sforzo aggiuntivo nell’esecuzione di qualunque attività e peggiorano la dispnea, mentre un’eccessiva magrezza ha un effetto complessivamente debilitante e rende più fragili nei confronti di malattie infettive. In merito a quest’ultimo aspetto, va sottolineato che i pazienti con fibrosi polmonare presentano un rischio particolarmente elevato di malattie respiratorie e dovrebbero sottoporsi almeno una volta alla vaccinazione antipneumococcica (che offre una protezione dalle principali forme di polmonite per almeno cinque anni) e, annualmente, alla vaccinazione antinfluenzale stagionale.