Familiari ed amici

Per prendersi cura di una persona con IPF è molto importante conoscere la patologia e il suo impatto sulla sfera fisica ed emozionale di chi ne soffre.


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Purtroppo, una diagnosi di IPF non colpisce solamente il paziente, ma anche i suoi cari. Nella maggior parte dei casi, i pazienti e i loro familiari iniziano questo viaggio con sole poche informazioni generali sulla patologia, ma ben poca consapevolezza del suo impatto sulla sfera fisica e su quella emozionale.

Pertanto, come prima cosa è importante che anche i familiari di un paziente affetto da IPF si adoperino per acquisire informazioni approfondite e siano consapevoli che accompagnare un proprio caro lungo il suo viaggio con la patologia è un percorso complesso.

Tuttavia, in questo viaggio non si deve essere soli. Per prima cosa è fondamentale cercare l’aiuto di qualcuno. Altri familiari e amici, spesso, vorrebbero poter essere di aiuto, ma semplicemente non sanno come fare. È importante parlare con loro per sapere se e come pensano di poter essere di aiuto, eventualmente fornendo una lista di cose da fare e chiedendo loro se possono occuparsene.

Inoltre, è fondamentale trovare del tempo per pensare a sé stessi. Spesso, chi si prende cura di un paziente con IPF dimentica il suo stress, eventuali malattie, disturbi del sonno, la rabbia che vive, la depressione. Per potersi prendere bene cura di qualcuno, tuttavia, occorre prendersi del tempo per rilassarsi, ogni giorno, dedicandosi alla propria vita sociale o a qualche hobby.

Allo stesso tempo, è importante non trascurare la propria salute, fisica e mentale, chiedendo aiuto specialistico, medico o psicologico, in caso di bisogno.

In alcuni casi, poi, diventa necessario assumere qualcuno in grado di fornire assistenza specializzata a domicilio. Esistono gruppi di supporto, dove i pazienti con IPF e i loro familiari possono condividere le proprie esperienze, per aiutarsi e sostenersi a vicenda.

Infine, purtroppo, occorre prepararsi anche al distacco dal proprio caro. Quando questo succede, bisogna concedersi tempo per accettare il lutto, dando ascolto alle proprie emozioni, sia a quelle positive sia a quelle negative.

Piangere e sfogarsi con qualcuno non devono essere visti come una vergogna, ma come parte naturale del processo di accettazione della perdita. Al tempo stesso è fondamentale prendersi cura del proprio stato di benessere, mantenendo una dieta sana e cercando di recuperare parte delle molte energie spese lungo il cammino percorso insieme al proprio caro.

Presso i centri di riferimento per la terapia dell’IPF, in ogni caso, è possibile reperire ulteriori informazioni su come prendersi adeguatamente cura di un paziente con questa patologia e cercare aiuto e conforto.

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